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Spin Cell di V3Solar

La Spin Cell di V3Solar consiste in un pannello fotovoltaico innovativo presentato come un cono rotante che sfrutta una combinazione di lenti concentranti per generare  20 volte l’energia elettrica che si otterrebbe da un pannello classico con la stessa area di celle fotovoltaiche.

Questa nuova tipologia di moduli fotovoltaici è nata per cercare di ovviare il problema dell’elevata temperatura (al di sopra della gamma operativa di sicurezza per il fotovoltaico) che si originava dai classici modelli a lenti concentranti. Sfruttando infatti il principio degli specchi ustori di Archimede, si osservò come la concentrazione di raggi solari portava ad una maggiore efficienza che tuttavia veniva vanificata dall’ elevata temperatura che si raggiungeva nel “fuoco” (nota: punto di concentrazione dei raggi) dello specchio.

Questa problematica sembra venire risolta nella spin cell sfruttando la rotazione continua del pannello che non solo evita che i raggi solari vengano concentrati in un sol punto, ma raffredda tutto il sistema aumentando così ulteriormente l’efficienza.

La geometria

La geometria conica è l’Innovazione fondamentale di questo progetto. Permette di ottimizzare l’assorbimento dei raggi solari.

Altro aspetto fondamentale è la possibilità di disporre i pannelli in diverse soluzioni che ottimizzino lo spazio consentendone un’ istallazione massiccia anche in aree residenziali.

Un esempio può essere, a nostro modo di vedere un lampione che magari potrebbe già sfruttare l’energia prodotta dai pedoni secondo il sistema già descritto nell’articolo “le nuove luci della città”. In questo modo un semplice lampione che solitamente necessita di energia elettrica, non solo sarebbe autosufficiente ma potrebbe diventare uno magazzino di energia (con tutte le implicazioni che ne derivano ad esempio la possibilità di ricaricare il cellulare o il computer o direttamente accumulare energia che viene distribuita all’intero quartiere nel quale sono istallati i lampioni con le spin cell).

Questa illustrazione è stata creata dalla” Popular Science art department”, e risulta come un’ applicazione delle spin solar cell

 

Un’altra tipologia di installazione, che presenta la stessa V3Solar potrebbe essere quella che simula dei veri e propri “alberi”, risolvendo così un possibile problema dovuto all’impatto visivo.

 

 

La tecnologia

La tecnologia utilizzata permette di assorbire rapidamente la luce incidente; si rivoluziona così il concetto di assorbimento nei pannelli solari: non è più necessario “un’intervallo di tempo” affinchè le celle riescano a “catturare” la luce per poi riconvertirla. Il punto chiave di questa tecnologia risiede nella possibilità di ingrandire i raggi solari mediante la lente della spin cell ed evitare il surriscaldamento che quest’ ultimo processo causerebbe facendo ruotare la struttura di forma conica.

Problematiche ed ostacoli

Le principali problematiche riscontrate in questa nuova tecnologia sono dovute all’ effettivo assorbimento dell’energia solare. Il rendimento ipotizzato della spin cell è infatti calcolato in base alla perfetta condizione di ricezione, che non sarà mai lo stesso in quanto il sole, a causa della rotazione terrestre, inciderà con diverse angolazioni sulla superficie del pannello e solo per un breve periodo questa inclinazione sarà perfettamente perpendicolare e porterà ad un rendimento elevato. Basti pensare sempre ad una lente di ingrandimento: affinchè si possa concentrare la luce in un punto, la lente deve essere inclinata in maniera opportuna rispetto al sole; ma nel caso della spin cell non si può “inclinare la lente” ma solo aspettare il “movimento del sole”.

Questa problematica potrebbe essere risolta installando un ulteriore meccanismo nella spin cell che non solo la faccia ruotare ma la faccia inclinare anche in base all’ora del giorno ma va da sé che la soluzione risulterebbe svantaggiosa dal punto di vista economico.

 

 

Conclusioni

In conclusione, a mio modo di vedere, non sarà possibile istallare le spin cell così come sono state progettate, ma questo progetto rappresenta comunque un passo avanti nell’ innovazione tecnologica dei pannelli fotovoltaici e la rotazione caratteristica della spin cell potrebbe risultare una caratteristica fondamentale per l’ideazione di una nuova generazioni di pannelli.

Una possibile soluzione potrebbe essere l’adozione di una superficie semisferica, in questo modo, la superficie riceverebbe i raggi solari sempre perpendicolarmente consentendo di ottenere il rendimento massimo al sistema che monterebbe le celle fotovoltaiche sempre sulla base e ruotando eviterebbe surriscaldamento e temperature elevate.

 

Davide Burdo
Dottore in Ingegneria Energetica e studente della specialistica, appassionato alle tecnologie che sfruttano le risorse rinnovabili ed a modi innovativi per la produzione e distribuzione di energia, ritengo che la transizione energetica verso le "green energies" sia una grande possibilità di cambiamento.

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    1 Comment

    1. Interessante!

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