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Hyperloop

Oggigiorno uno dei più grandi problemi delle città in cui viviamo è lo smog e per contrastare le emissioni si investe molto in progetti che possano migliorare la mobilità e la vivibilità. La soluzione a tutto ciò è il trasporto pubblico. L’Hyperloop è una nuova tipologia di trasporto pubblico a 0 emissioni che permette di coprire lunghe distanze in tempi assai brevi.

 

L’idea:

Il progetto Hyperloop è nato nel 2013 da un’intuizione di Elon Musk, il creatore di Tesla e Space X. L’idea consiste nella costruzione di speciali vagoni che si muovono all’interno di un tubo pressurizzato e levitano grazie a una combinazione di magneti posti all’esterno del treno stesso e sulle pareti della galleria. L’opportuna coordinazione dei magneti (accensione-spegnimento) permette al vagone di rimanere sollevato e di spingersi in avanti. Per migliorare l’aerodinamicità del mezzo, un compressore montato in testa a ogni convoglio aspira l’aria davanti al treno e la espelle sotto alle carrozze, così da ridurre l’attrito e contribuire alla levitazione.

Sviluppo:

Il 2016 è stato l’anno di svolta per il progetto Hyperloop in quanto le aziende hanno iniziato a chiudere accordi con diversi Paesi per dare inizio ai lavori di costruzione del tunnel. La prima a partire è stata Hyperloop One, che costruirà un tunnel che collegherà varie città del Medio Oriente: da Dubai a Doha fino ad arrivare a Riyadh. Anche in Europa si sta muovendo qualcosa grazie al progetto portato avanti da Hyperloop Transportation Technologies in Slovacchia e Repubblica Ceca.

Obiettivo:

Secondo Elon Musk, grazie a Hyperloop i treni potranno raggiungere la velocità di oltre 1200 km/h senza mettere in pericolo la vita delle persone. Negli schemi da lui presentati nel 2013, le capsule possono contenere un massimo di una trentina di persone e ospitare anche delle automobili. L’intero sistema sarebbe alimentato da pannelli fotovoltaici che permetterebbero di diminuire l’impatto ambientale. Uno dei motivi per cui portare avanti il progetto Hyperloop è sicuramente la diminuzione nell’emissione di CO2 che inquina l’aria che respiriamo. Infatti, quando Hyperloop entrerà a regime, il traffico automobilistico e aereo subirà una drastica diminuzione, soprattutto nelle tratte inferiori ai 500-600 chilometri.


Una criticità può essere quella di viaggiare all’interno di in una capsula stretta, sigillata e senza finestre, all’interno di un tunnel sigillato di acciaio, sottoposto a significative forze di accelerazione. Sarebbero probabilmente presenti elevati livelli di rumore dovuti all’aria compressa canalizzata attorno alla capsula a velocità quasi soniche. Inoltre, nonostante il tubo sia almeno inizialmente liscio, il terreno potrebbe avere degli spostamenti a causa dell’attività sismica. A velocità elevate, piccole deviazioni da un percorso rettilineo possono aumentare notevolmente gli spostamenti, e a 270 m/s di velocità, il disallineamento di un solo millimetro può provocare notevoli vibrazioni e urti tra i passeggeri. Per ridurre questi rischi, Hyperloop viaggia su piloni alti più di cinquanta metri che riescono ad attutire l’effetto della scossa di terremoto. Un’altra difficoltà, è che i passeggeri difficilmente potrebbero muoversi durante il viaggio, ad esempio per andare in bagno o per ottenere assistenza in caso di malessere. Questo va aggiunto alle questioni pratiche e logistiche su come meglio affrontare malfunzionamenti di apparecchiature, incidenti ed evacuazioni di emergenza.

 

 

Fonti:

foto: http://www.citiesofthefuture.org/

Alessio Brunetti
Studente magistrale di Ingegneria Civile, da sempre affascinato dalle grandi opere civili. Ho intrapreso questo percorso di studi affinchè possa ottenere le conoscenze necessarie per realizzare ciò che ammiravo fin da piccolo.

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