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L’importanza dell’energia pulita

L’uomo ha un continuo e crescente bisogno energetico per scaldarsi e mandare avanti le proprie attività, ma le elevate esigenze ambientali e la drastica diminuzione delle risorse fossili rende sempre più importante lo sviluppo di fonti di energia pulita.

Infatti sebbene le centrali fossili siano così diffuse a livello globale, l’umanità non può permettersene altre senza venir meno agli obiettivi sul clima. Questo l’ultimo avvertimento dell‘ Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) in seguito della pubblicazione del suo trattato sull’energia mondiale pubblicato nel 2018. Il documento descrive le tendenze energetiche globali e il possibile impatto che avranno sull’offerta e la domanda, sulle emissioni di carbonio, sull’ inquinamento atmosferico e sull’ accesso all’energia. Ma soprattutto mette in guardia l’umanità sulla necessità di spingere sulle tecnologie pulite per non perdere la lotta climatica.

“Non abbiamo spazio per costruire nulla che emetta emissioni di CO2”, spiega Fatih Birol, direttore esecutivo del gruppo al Guardian, sottolineando come il mondo abbia speso il 95% del budget di carbonio a sua disposizione, ossia la quantità massima di gas serra emettibile.

Un dato interessante sta negli impianti termoelettrici a carbone che rilasciano il 33% della CO2 legata all’energia, questi sono responsabili di più di un terzo delle emissioni cumulative “bloccate” al 2040 (previste per la riduzione dell’emsione totale di CO2 del pianeta). La IEA prevede che la CO2 aumenterà dalle 32,53 gigatonnellate del 2017 a 36 gigatonnellate entro il 2040 un dato decisamente che deve essere posto all’attenzione degli stati mondiali.

Come commenta Birol:   “Se il mondo è seriamente intenzionato a raggiungere i suoi obiettivi climatici, allora, oggi, deve esserci una preferenza sistematica per gli investimenti nelle tecnologie energetiche sostenibili. Ma dobbiamo anche essere più intelligenti nel modo in cui usiamo il nostro sistema energetico esistente. Possiamo creare un margine di manovra espandendo l’utilizzo del CCUS (cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio) e dell’idrogeno e migliorando l’efficienza energetica. Per avere successo, questo richiederà uno sforzo politico ed economico globale senza precedenti”.

Fonti:

Umberto Paloni
Laureato in Ingegneria Energetica presso l'Università di Roma Tor Vergata. Appassionato di sport e di musica. Sin da piccolo interessato all'energia e agli scambi energetici in tutte le sue forme, affascinato dall'energia solare e dalle tipologie di strumenti in grado di sfruttarla e convertirla.

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