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Le riserve di petrolio – i miti da sfatare

In questo articolo esamineremo se effettivamente esistono ancora grandi riserve di petrolio e di gas da utilizzare nei prossimi decenni; in particolare cercheremo di confutare la classica frase che ancora spesso si sente, secondo cui:

“C’è ancora una grande quantità di petrolio da sfruttare”

Il petrolio, come detto già nell’articolo “L’oro nero“, è una fonte di energia NON rinnovabile (almeno nei tempi “umani”). Si è formato sotto la superficie terrestre grazie alla decomposizione di organismi marini e della flora oceanica ed il processo è durato milioni di anni ed è ancora in corso. Questo significa banalmente che se si esauriscono le risorse di petrolio, bisognerà aspettare milioni di anni prima di poter attingere nuovamente con la stessa “fame” odierna a giacimenti di petrolio consistenti.

In particolare è necessario sottolineare che il petrolio si divide in convenzionale e non convenzionale; dato che la prima tipologia (quella più conveniente) è stata sfruttata senza controllo negli ultimi 100 anni e si sta del tutto esaurendo, si sta puntando sulla seconda che però consiste in tecniche di estrazione molto più costose e porta a danni ambientali e ad emissioni ancora maggiori (ad esempio il Fracking).

Le previsioni per la durata delle riserve di petrolio ai ritmi attuali sono di circa 70 anni; il che significa che i nostri nipoti non avranno più a disposizione questa fonte di energia. Quindi se non si prendono subito precauzioni rimarranno con un deficit energetico importante da colmare. Ovviamente, dati gli investimenti sulle fonti rinnovabili che negli ultimi 20 anni stanno prendendo piede nel mercato internazionale ci si augura che una situazione del genere non possa accadere; tuttavia il fattore più importante è quello climatico. Le fonti fossili come petrolio, gas e carbone stanno portando a emissioni di CO2 in atmosfera senza controllo e ad un innalzamento della temperatura globale che sta producendo gravi ed irreversibili cambiamenti climatici.

Tornando tuttavia al discorso delle riserve di petrolio la seguente immagine mostra le riserve di petrolio greggio in miliardi di barili nel mondo:

Per  motivi di visualizzazione, sono inclusi solo i paesi che hanno riserve equivalenti o superiori a 100.000.000 di barili (0,1 Gbbl). Come leggere la mappa: i paesi appaiono più grandi se la loro quantità di riserve di petrolio è  maggiore.

Per quanto concerne i costi della produzione in dollari del petrolio si può fare riferimento alla seguente tabella; dove si evidenzia nel caso degli Stati Uniti la differenza tra petrolio di scisto (shale oil) e petrolio convenzionale. Si può inoltre osservare come l’Arabia Saudita abbia le maggiori riserve (immagine precedente) al minor costo di produzione.

Riguardo la domanda, nel 2019 l’OPEC si aspetta il superamento della barriera dei 100 mb/d, in crescita rispetto al 2017 che si attestava a 97 mb/d circa (milioni di barili al giorno).

Conclusione

In conclusione possiamo dire che ci sono ancora diversi giacimenti di petrolio da sfruttare ma la maggior parte di questi sono non convenzionali, il che significa maggiori costi e maggiori emissioni e danni ambientali che non possiamo più permetterci. Inoltre si parla di altri 50 -70 anni, tempo di 2 generazioni ed il petrolio sarà esaurito completamente.

Un altro aspetto da non sottovalutare sta nella transazione energetica da fonti fossili a fonti rinnovabili; il petrolio e il gas saranno ancora indispensabile per la realizzazioni di grandi opere rinnovabili. In pratica stiamo dicendo che per realizzare un parco eolico o grandi distese di pannelli fotovoltaici i veicoli che useremo saranno ancora alimentati da fonti fossili che dovranno quindi essere sufficienti per portare quantomeno verso il futuro eco sostenibile tanto sperato da molti di noi e dal nostro pianeta.

Per chi volesse approfondire il discorso sulle risorse di energia rimanenti consigliamo la lettura del seguente pdf:

Full report – BP Statistical Review of World Energy 2018

Fonti

Davide Burdo
Dottore in Ingegneria Energetica e studente della specialistica, appassionato alle tecnologie che sfruttano le risorse rinnovabili ed a modi innovativi per la produzione e distribuzione di energia, ritengo che la transizione energetica verso le "green energies" sia una grande possibilità di cambiamento.

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