Il modellino del ponte progettato dall'architetto Renzo Piano dopo il crollo del ponte Morandi, Genova, 07 settembre 2018. ANSA/LUCA ZENNARO
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Un nuovo ponte per Genova

Il viadotto Polcevera (noto anche come ponte Morandi) è stato un ponte autostradale che attraversava il torrente Polcevera e i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano, nella città di Genova. Si trattava di un’ infrastruttura strategica che faceva parte del tracciato dell’autostrada italiana dell’A10, che collega il sud della Francia e il nord Italia, e inoltre consentiva di collegare le zone principali della città di Genova come porto e aeroporto.

E’ stato progettato dall’ingegnere Riccardo Morandi e venne costruito fra il 1963 e il 1967 a opera della Società Italiana per Condotte d’Acqua.

Purtroppo ora è solo un ricordo, infatti sono impresse nella mente di tutti le immagini che mostrano il crollo del ponte Morandi, avvenuto il 14 Agosto 2018 alle 11:36 del mattino, un evento traumatico e che purtroppo ha provocato la morte di ben 43 persone.

Il crollo del ponte ha determinato il blocco del raccordo fra A7 e A10 e di numerose strade sottostanti, oltre che della linea ferroviaria di raccordo con il porto, nonché la necessità di evacuare per motivi precauzionali 566 persone residenti nelle case presenti sotto il pilone n. 10.

E’ fondamentale sostituire il ponte crollato con un’ infrastruttura analoga in quanto fondamentale per lo sviluppo della città. A Dicembre del 2018  sono stati presentati vari progetti tra cui quelli dell’archistar  Santiago Calatrava e Renzo Piano. Si è deciso di procedere con la realizzazione del progetto presentato da quest’ultimo e le ditte costruttrici che si incaricheranno della sua realizzazione sono la Salini-Impregilo e la Fincantieri, due colossi del settore, orgoglio nazionale che hanno realizzato progetti in tutto il mondo.

Il progetto sarà eseguito da Italferr su idea dell’architetto genovese Renzo Piano.

Il cantiere per la demolizione e vede impegnate cinque ditte – Fagioli, Omini, Vernazza, Ipeprogetti e Ireos – e la commessa ha un valore di circa 19 milioni di euro.

Il nuovo viadotto costerà 202 milioni al netto dell’Iva e stando al contenuto del decreto appositamente stipolato, i lavori  di costruzione a partire dal 1 febbraio e il completamento è previsto entro fine 2019. Seguirà poi la fase finale di collaudo e la definitiva apertura al traffico veicolare.

La Società di scopo a cui spetterà la ricostruzione sarà composta paritariamente da: Salini Impregilo e Fincantieri e si chiamerà “Per Genova”. Mentre ad Italferr spetterà la progettazione, sulla base di quanto previsto da Renzo Piano che, tuttavia, non dovrebbe essere coinvolto direttamente nei lavori.

Il ponte sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1067 metri, costituita da 19 campate. Il progetto prevede 18 pile in cemento armato di sezione ellittica posizionate con un passo costante di 50 metri, ad eccezione della campata sul torrente Polcevera e di quella sulle linee ferroviarie, dove l’interasse passa da 50 a 100 metri, una soluzione che consente di limitare le dimensioni delle strutture e delle fondazioni. Il ponte sarà illuminato con 43 lampioni in ricordo delle altrettante vittime, dai quali la luce verrà diffusa in modo da ricordare la vela della barca; un altro riferimento alla tradizione genovese sono i piloni, la cui forma ricorda la prua di una nave.

Il 15 Aprile del 2019 sono partiti i lavori di costruzione del nuovo ponte sopra il Polcevera con la posa del palo per la pila numero 6. Sarà il primo degli 11 pali a sostegno del basamento della pila 6 a essere trivellato nel terreno fino a una profondità di 46 metri.

 

fonti:

salini-impregilo

La repubblica

Alessio Brunetti
Studente magistrale di Ingegneria Civile, da sempre affascinato dalle grandi opere civili. Ho intrapreso questo percorso di studi affinchè possa ottenere le conoscenze necessarie per realizzare ciò che ammiravo fin da piccolo.

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