Ingegneria EnergeticaMini ArticoliNews

TYER Wind

Il colibrì diventa un aereogeneratore

Tyer Wind è un progetto di una azienda tunisina e consiste in un aerogeneratore innovativo che, imitando il movimento delle ali dei colibrì, converte l’ energia del vento in energia elettrica.

Il progetto

Da sempre l’ uomo ha avuto l’ ambizione di poter librarsi in cielo come un uccello e volare; Leonardo da Vinci studiò a fondo i volatili per poter replicare i loro movimenti e realizzò le famose Macchine di Leonardo di cui vi abbiamo già parlato… Tyer Wind riprende gli studi del grande maestro per realizzare un innovativo aerogeneratore.

Studiando a fondo il volo dei colibrì la startup”TYER Wind” è riuscita a realizzare una nuova tipologia di turbina a due pale. Mentre il colibrì sfrutta il movimento ad “8” che disegna nell’aria con le ali per rimanere in volo, il prototipo della Tyer wind accumula quell’energia e la trasforma, mediante un convertitore in energia elettrica.

 

Nel seguente video potrete osservare la presentazione ufficiale del progetto da parte dell’azienda che ha ideato Tyer Wind:

La tecnologia

La tecnologia sfruttata è chiamata “3D Aouinian Kinematics” e permette di convertire un movimento lineare in uno rotatorio alternativo. Ideata da Anis Aouini, può essere utilizzata in vari campi, in primis nella cattura dell’ energia eolica ma anche in motori a combustione interna o esterna e in propulsori o pompe.

I dati principali raccolti sul prototipo Tayer Wind possono vengono sintetizzati dalla società nella seguente immagine che può fornirvi un’ idea più chiara del funzionamento di questa tecnologia:

 

Notiamo in particolar modo le dimensioni delle pale: 1,6 metri e la potenza di uscita di 1 KW che renderebbe questa tecnologia abbastanza competitiva in applicazioni urbane, mentre ben lontane dalle potenze ottenute dalle classiche turbine che tuttavia vengono installate, date le loro dimensioni in contesti extraurbani.

In conclusione la Tyerwind, come la Vortex Bladeless sono buone alternative a basso impatto ambientale per la produzione casalinga di energia elettrica cosiddetta “pulita”. Tuttavia per conoscere il reale potenziale di questa tecnologia bisognerà aspettare ulteriori dati ed osservare come, una volta industrializzata la produzione, l’ efficienza e la potenza indicata sia effettivamente garantita con costanza alle varie utenze.

Fonti

Davide Burdo
Dottore in Ingegneria Energetica e studente della specialistica, appassionato alle tecnologie che sfruttano le risorse rinnovabili ed a modi innovativi per la produzione e distribuzione di energia, ritengo che la transizione energetica verso le "green energies" sia una grande possibilità di cambiamento.

    You may also like

    Leave a reply

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *