Ingegneria Civile

Una rotatoria sotto il mare. Il nuovo tunnel delle Isole Faroe.

In questo articolo andremo ad affrontare un progetto davvero particolare, si tratta di un tunnel sottomarino e la novità è legata alla realizzazione della prima rotatoria sottomarina al mondo. Ci troviamo nell’arcipelago delle isole Faroe, tra Islanda e Norvegia, un governo autonomo del regno della Danimarca. Con un totale di 18 isole ed una popolazione di 48.497 (2018), gli spostamenti avvengono principalmente per mezzo di traghetti, ponti e tunnel.

Tracciato del tunnel

Il nuovo tunnel di cui andremo a parlare è quello di Eysturoy che dal 19 dicembre 2020 collega la capitale delle Isole Faroe, Tórshavn, ai due villaggi di Strendur e Rokin.

Si tratta di un’infrastruttura strategica in quanto consente di ridurre i tempi di percorrenza da quasi un’ora a circa 15 min considerando una notevole riduzione della lunghezza del tragitto, passando da 55 km a 17 km. Il tunnel andrà a coprire 11 km del nuovo tracciato e per fare un paragone si tratta poco meno di 3 volte la larghezza dello Stretto di Messina, 3.2km.

Vista interna del tunnel

I lavori sono iniziati nel 2017 e sono terminati con diversi mesi di anticipo, con un costo dell’opera che si aggira in circa 150 milioni di euro. Ciò che rende unico il tunnel in questione è la realizzazione di una rotatoria al suo interno, si tratta dunque di una rotatoria sottomarina che consente la biforcazione per raggiungere due mete distinte dell’isola di Eysturoy, Strendur e Rokin. L’opera è stata dimensionata per garantire il traffico ai 6000 veicoli giornalieri che solitamente si spostano tra le località in questione, pertanto si è pensato di realizzare un unico tunnel con due corsie e doppio senso di marcia. Il pedaggio da pagare è di 13€ a tratta. Qualche dato di interesse tecnico sono, una pendenza massima del 5%, il punto più profondo di 187 m sotto il livello del mare e la roccia scavata di tipo vulcanico.

La tecnica di scavo adottata è quella tradizionale ovvero mediante uso di escavatori ed esplosivi. Essendo roccia vulcanica l’unico modo per procedere con gli scavi è stato mediante l’utilizzo di dinamite, garantendo un avanzamento medio di circa 6m ogni detonazione.

Ciò che colpisce il guidatore è sicuramente l’impatto scenografico dato dalle luci e da una particolare patina che riveste le superfici di rivestimento della galleria, design pensato da un artista locale, Tróndur Patursson, che richiama il tema dei ghiacci artici. Il massimo splendore estetico è raggiunto in corrispondenza della rotonda come è possibile osservare nella foto:

Rotatoria

Di seguito vi propongo un video interessante che riprende il tragitto attraverso il tunnel:

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Fonti:

Video

NCC

 

 

Alessio Brunetti
Studente magistrale di Ingegneria Civile, da sempre affascinato dalle grandi opere civili. Ho intrapreso questo percorso di studi affinchè possa ottenere le conoscenze necessarie per realizzare ciò che ammiravo fin da piccolo.

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