Reattori nucleari modulari SMR.
Quando si parla di energia nucleare, si pensa sempre a delle enormi centrali che richiedono un grande quantitativo di spazio e di risorse per funzionare correttamente. I mini reattori nucleari modulari (Small Modular Reactor) cercano proprio di risolvere questo problema. Grazie alle loro ridotte dimensioni permettono di abbattere enormemente i costi di realizzazione e di mantenimento, pur garantendo le caratteristiche di energia green e affidabile tipiche del nucleare classico. Si consulti questo articolo in cui viene trattata la tematica nucleare e transizione energetica.
Di che si tratta
Il progetto nasce dalla startup NuScale Power della Oregon State University, con l’obiettivo di riuscire a sfruttare l’energia nucleare tramite uno strumento capace di abbattere le preoccupazioni legate al dimensionamento e alla sicurezza delle classiche centrali. I reattori al momento hanno una potenza che può variare dai 10MW fino ai 500MW, a titolo comparativo si pensi che la potenza media richiesta da una casa in Italia è tra i 4 e i 6 KW. Per quanto riguarda le dimensioni è NuScale stesso a dirci che ha “circa le dimensioni di due scuolabus uno in fila all’altro: nella camera di contenimento di un grande reattore convenzionale ce ne starebbero circa 100”.
Quali sono i vantaggi
L’obbiettivo di NuScale è di disseminare un gran numero di SMR per far fronte alle esigenze energetiche locali. In questo modo si crea una rete decentralizzata di energia che permette un significativo risparmio di costi che si dovrebbero altrimenti sostenere per il trasporto di elettricità. Questo tipo di reattori inoltre ha costi molto accessibili, sono facili da produrre in serie, facili da trasportare e possono essere messi in funzionamento in poco tempo. Inoltre gli SMR collocati all’interno di centri urbani, potrebbero sfruttare il calore in eccesso per teleriscaldare intere zone abitate, abbattendo ulteriormente il consumo di elettricità e di combustibili e dunque le emissioni di CO2
Come funziona
I reattori nucleari modulari sono basati sul processo di fissione nucleare. All’interno del nucleo viene prodotto un grande quantitativo di energia sotto forma di calore. Le Barre di controllo poste al di sopra del nucleo regolano la quantità di calore prodotta e nel caso in cui risulti eccessiva il reattore viene spento. L’acqua di raffreddamento viene scaldata dal calore e si trasforma in vapore, infine il vapore caldo fa girare una turbina collegata ad un alternatore che produce energia elettrica. L’intero processo assomiglia molto a quello di una classica centrale a fissione in miniatura, esso mantiene infatti la stessa efficienza energetica con meno preoccupazioni legate alla sicurezza.
ho trovato il linguaggio dell’articolo chiaro e comprensibile, e anche se non conosco la materia ho capito l’argomento trattato. ottimo lavoro